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Questa mattina arrivo in ufficio e.... 

.. ecco che sulla mail aziendale mi arriva questa mail:
"
Ciao
ora starai dicendo....chi è che mi sta scrivendo?
Sono un ragazzo che lavora in Tim........e volevo solo dirti che..........sei un meraviglioso sogno......sei fantastica.

Scusami per la mia sfacciataggine........ma ogni volta che ti incontro.......rimango ipnotizzato dalla tua meravigliosa bellezza.

Se questa mail ti ha disturbata.......ti chiedo scusa.....non volevo.....la mia intenzione era solo farti sapere che piaci molto ad un ragazzo......

Ancora scusa.


Ciao "

che rabbia... penso ovviamente ad uno scherzo dai colleghi...
iniziano le frenetiche ricerche su internet e scopro che il tizio esiste veramente
tal Roberto 30 anni ariete e per poco non riesco a rintracciare anche una sua foto!!!

allora mi diverto e rispodo alla mail:

"Caro Roberto,
non mi piacciono le mail anonime.
G."

Avrei voluto vedere la sua faccia!!!!
Il fatto è che non ho la certezza che lui si chiami Roberto perchè ho solo scovato la sua scheda su un sito di incontri, ma , anche là potrebbe aver dato generalità false!!
Argh, che rabbia!!!
voglio trovare il modo di inchiodarlo ne va della miaaaaa...
che rabbia!



G.





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Carnebianca 

Carnebianca

Ho scoperto un grande artista, vale la pena di conoscerlo,
per descrivere le sue opere, di seguito le parole di poeti suoi amici:



Mentre Enzo ridà il silenzio
alle sue creature solenni
traendolo da un fondo di solitudine
chiaro, tempestoso e amaro
sale dall’asfalto un fiato caldo,
pesante, illividito dalle speranze.

Io gratto le pagine, lui modella
il bronzo.
Ambedue seguiamo le pieghe
dell’anima, inesistente e assurda
per ricordarci delle vene,
del sangue malato infetto
di memorie.
Stingono anche i sogni
ormai, resi incubi dalle mani.
Più tardi giungerà
la nebbia impotente
a sfumare case, alberi,
a velare desideri.

Dario Bellezza

Occhi di cielo alla deriva
cassetti aperti
pieni di vuoti sapienti
che cercano la chiave del tempo

limiti per gioco
legami tra cielo e terra
gemelli come notte e giorno
come acqua e fuoco
come parallele che s'incontrano
nello spazio infinito del pensiero

mani per toccare silenzi inamidati
ruvidi incontri del tatto con le cose
disabitate da sempre
che cercano deserti per compagnia

gioielli per convenzione
snobbano la materia e
cercano conferme nelle forme
e tradiscono i tradimenti
dei guardoni critici del creato

replicanti i volti nei sogni
inventano vecchie dimensioni
e si uccidono falsificando la morte
e combattono dentro
come i fantasmi dei poeti
e raccontano di un tempo fermo
di uno spazio illimitato
senza alba e senza tramonto
dove piovono le storie
colorate dai sogni di domani

dal buio umido di caverna
alla luce dello sguardo
bisogni e nostalgia
crescendo nel desiderio
giocando con la magia

nato per far nascere
altre storie nella scultura dello spazio
specchiandosi nei giorni incerti
nel sentiero delle conquiste

l'enigma la serratura
nella testa del cielo
la chiave della dipendenza
abbandono della terra
decollo verso l'orizzonte rosato

staccarsi dalla matrice della solitudine
miraggio nel deserto del cuore
… e l'addio un esercizio quotidiano
che non finisce alla fine del tempo…

Antonio Lo Iacono


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Fuck you collection 








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Tanto per essere chiari 

Anche gli Angeli, capita a volte sai si sporcano...



G.


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Un diamante rotondo 

Stato d'animo: rabbia e orgoglio
oggetto: il ps di una mail
contenuto:
"è vero, stai dimostrando una tenacia che definirei "non da te" pensando al tuo passato."

E' buffo quando alcune persone ti dicono che qualcosa non è da te, ma fa anche rabbia,
perchè hai la certezza che queste ti abbiano inscatolato in un modello, che abbiano smussato i tuoi angoli fino a rendere i tuoi bordi compatibili con quelli che hanno nella mente, un incastro perfetto...

Ma io ti "URLO" CHE UN DIAMANTE ROTONDO NON SERVE A NESSUNO!!!!



qui sopra l'urlo di Munch!

G.


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Pensieri d'inverno ovvero, una luce che scalda l'anima! 

sottotitolo
"Valerio e Francesco"

"Ebbene si, Io sono incazzato con lui… eventualmente"

Si parlava di Dio, una goccia di sudore sulla fronte tradiva
il disagio di confrontarsi con “il padre” qualora eventualmente
esistesse… “eventualmente”

Scoppiai in una risata liberatoria erano anni ormai che non mi
divertivo così

Rivedo la scena al rallentatore , è impressionante la varietà di
espressioni che si possono leggere su un volto in pochi istanti

Ancora adesso posso scandire immagine per immagine al rallentatore
la tranquillità del suo volto paziente e stabile la prima ruga che
attraversa la fronte quando si tocca l’argomento “ religione”

Gli occhi come acquitrini calmi, improvvisamente increspati
dall’incapacità di comprendere e dalla fierezza del contraddire …
subito dopo la paura mista a rabbia per quel “eventualmente”

Certo che eventualmente nella vita vuol proprio dire tutto,è
proprio l’essenza delle cose !!!!

Quanti anni, ma cos’ è che mi aveva allontanato?
l’idea, le sensazioni...

Perché si perde la concezione delle cose più vere ,più grandi

Quelle emozioni così “emozionanti”, così dense mi hanno
come risvegliato …………..

Finalmente!

La contraddizione e l’umanità, ma come si fa ad essere così
stolti da combatterle, quelle, che sono l'essenza della vita?

Argh! lo credo che si entra in depressione

Cercare di afferrare qualcosa che non c’è e che se anche ci
fosse non sarebbe l’essenza, non sarebbe importante.

"Tu si che sei speciale, ti invidio sempre un pò…
Sai sempre cosa fare e che cosa è giusto o no…"

Due cose di Valerio:
Le sue parole
"Le donne quando ti lasciano vogliono dire che sono prese
dalla storia e l’uomo in quel momento dovrebbe cambiare
atteggiamento se le vuole vicino,perché invece che della fine,
è l’inizio.
Le donne non dicono mai quello che pensano e rimangono
deluse se l’uomo non riesce a capire cosa vogliono intuendolo."

Beh! Sicuramente è una delle persone superficiali, più profonde che
io conosca!


Grande Vasco!

"E adesso ascoltami,non voglio perderti
però non voglio neanche, neanche illuderti...

Adesso spogliati,che voglio morderti.
Volgio sentire ancora il tuo piacere esplodere con il mio

ma adesso fermati
Non voglio perderti, i tuoi sorrisi adesso non nasconderli

e non voglio illuderti."




G.















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Se non ho te 

If I Ain't Got You Lyrics
Artist(Band):Alicia Keys
Album: The Diary of Alicia Keys


If I Ain't Got You

Some people live for the fortune
Some people live just for the fame
Some people live for the power yeah
Some people live just to play the game
Some people think that the physical things define what's within
And I've been there before
But that life's a bore
So full of the superficial

Some people want it all
But I don't want nothing at all
If it ain't you baby
If I ain't got you baby
Some people want diamond rings
Some just want everything
But everything means nothing
If I ain't got you

Some people search for a fountain
That promises forever young
Some people need three dozen roses
And that's the only way to prove you love them

Hand me the world on a silver platter
And what good would it be?
With no one to share, with no one who truly cares for me

Some people want it all
But I don't want nothing at all
If it ain't you baby
If I ain't got you baby
Some people want diamond rings
Some just want everything
But everything means nothing
If I ain't got you, you, you

Some people want it all
But I don't want nothing at all
If it ain't you baby
If I ain't got you baby
Some people want diamond rings
Some just want everything
But everything means nothing
If I ain't got you

If I ain't got you with me baby
Nothing in this whole wide world don't mean a thing
If I ain't got you with me baby


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Finalmenteeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!! 

Ritirato foglio rosa per patentino A illimitatoooooooooooooooooooooooo!!!
Yes !!! ebbene si!
ci sono voluti solo 33 anni per ottenere 'sto pezzo de carta!
Il primo passo è compiuto!
Prossimo passo , rirtirare fuori la "selvaggite!"
Per davvero , da Giorgia a Giorgia non puoi proprio permetterti di cedere e farti un banale scooter, non dopo aver aspettato tutto questo tempo!
Sono davvero incazzata con il mio SuperIo super invasivo, la deve smettere di rompere le palle è poi non è il suo campo!
La moto è istinto puro, vento, tu bruttissimo figl... de p.... non c'entri proprio niente...
W la libertàaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!
Dai che ce la fai! ora esame e poi moto!;-)

non prendetemi per pazza, ogni tanto è d'obbligo litigare con se stessi, no?

G.

ps: bellissimo sito di motociclismo al femminile:

http://www.motocicliste.net


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Donne che corrono con i Lupi II parte 

In un tempo lontano lontano, perduto per sempre,
che mai tornerà, i giorni sono di neve bianca...
e in lontananza i minuscoli granelli sono persone
o cani oppure orsi. Qui nulla fiorisce spontaneamente.
I venti soffiano tanto forti che tutti devono di
necessità indossare giacche a vento e mamleks,
stivali, berretti. Qui, all’aperto le parole si
congelano, e intere frasi devono essere rotte sulle
labbra di chi parla e disgelate accanto al fuoco,
per vedere che cosa è stato detto. Qui la gente vive
nella bianca e abbondante capigliatura della vecchia
Annuluk, la vecchia nonna, la vecchia mamma che è la
Terra stessa. E in questa terra viveva un uomo...
un uomo così solo che negli anni le lacrime avevano
scavato abissi sulle sue guance.

Cercava di sorridere e di stare contento. Andava a caccia.
Accalappiava, e dormiva bene. Ma desiderava tanto una
compagnia umana. Talvolta, quando si avvicinava al suo
Kayak una foca, rammentava le antiche storie sulle foche
ch’erano un tempo esseri umani, e a ricordare quel tempo
restavano gli occhi, capaci di sguardi saggi, e amorosi,
e selvaggi. E allora talvolta sentiva così dolorosamente
la sua solitudine che le lacrime scorrevano lungo i
crepacci del volto.

Una notte cacciò fino a notte fonda senza trovare nulla.
Mentre la luna si levava alta nel cielo e il ghiaccio
brillava, raggiunse un grande scoglio sul mare, e su
quell’antico scoglio al suo sguardo penetrante apparve
un movimento di grazia eccelsa.

Remò lentamente e silenziosamente per avvicinarsi,
ed ecco che sullo scoglio possente danzavano delle donne,
nude come il giorno in cui le madri le avevano partorite.
Era un uomo solo, i suoi amici umani erano un ricordo
soltanto, sicchè rimase a guardare.

Le donne parevano essere fatte di latte di luna, con la
pelle punteggiata d’argento come i salmoni in primavera,
e piedi e mani sottili e leggiadri.

Tanto erano belle che l’uomo rimase sbalordito sulla sua
imbarcazione, mentre le onde leggere la trasportavano
sempre più vicino allo scoglio. Sentiva ora le magnifiche
risa delle donne... quanto meno, pareva ridessero, o era
forse l’acqua intorno allo scoglio che rideva? L’uomo era
confuso, perché era abbagliato.

La solitudine che gli era pesata sul petto come come una
pelle intrisa d’acqua era in qualche modo svanita, e senza
riflettere, quasi così dovesse essere, saltò sullo scoglio
e rubò una delle pelli di foca che vi giacevano. Si nascose
dietro uno spuntone e infilò la pelle di foca nel suo qutnguq,
la giacca di pelliccia.

Ecco che subito una donna chiama con la più bella voce che mai
avesse udito... come quella delle balene all’alba... oppure,
forse più simile a quella dei lupacchiotti che ruzzolano a
primavera... anzi, era ancora più bella, ma non importa...
perché che cosa andavano facendo ora le donne?

Infilavano la loro pelle di foca, e una dopo l’altra le
donne-foca scivolavano nel mare, urlando e uggiolando felici.
Una no.

La più alta cercava per ogni dove, ma non riusciva a trovare
la sua pelle di foca. L’uomo prese coraggio, e neanche sapeva
perché. Le si mostrò:"Donna... sii mia moglie. Io sono...
un uomo... così solo".

"Oh, io non posso esserti moglie", rispose lei. "Io appartengo
agli altri, quelli che vivono temeqvanek, di sotto".

"Sii... mia moglie", insistette l’uomo. "Tra sette estati, ti
restituirò la pelle di foca, e potrai restare o andartene,
come tu vorrai".

La giovane donna foca lo guardò a lungo in volto con quegli
occhi che per le sue vere origini parevano umani. Riluttante
disse:"Verrò con te. Tra sette estati si deciderà".

Ebbero un bambino, e lo chiamarono Ooruk. E il bambino era
agile e grassoccio. In inverno la madre raccontò a Ooruk le
storie delle creature che che vivevano sotto al mare mentre
il padre tagliava a piccoli pezzi un orso con il suo lungo
coltello affilato. Quando la madre portava il piccolo Ooruk
a lettogli indicava attraverso l’apertura per il fumo le
nuvole e tutte le loro forme. Solo che, invece di descrivere
le forme di corvi e orsi e lupi, raccontava storie di trichechi,
balene, foche e salmoni... perché erano quelle le creature
che conosceva.

Ma col passare del tempo la sua carne prese a seccarsi.
Prima si sfaldò, poi si incrinò. Cominciò a cadere la pelle
delle palpebre. E caddero a terra anche i capelli. Diventò
naluaq, del più pallido bianco. Le sue rotondità presero ad
avvizzire. Cercò di nascondere la sua debolezza. Di giorno
in giorno, senza che lei lo volesse, i suoi occhi si offuscavano
sempre più. Doveva camminare allungando il braccio, tastando con
la mano, perché la vista le si faceva sempre più debole.



E così andarono le cose finchè una notte il piccolo Ooruk non
fu svegliato da un urlo, e tutto insonnolito si levò a sedere
sulle pelli del letto. Sentì come il ringhiare di un orso, che
era suo padre che picchiava sua madre. Udì un pianto come di
argento tintinnante sulla pietra, che era sua madre.

"Hai nascosto la mia pelle di foca sette lunghi anni or sono,
ora giunge l’ottavo inverno. Voglio mi sia restituito ciò di
cui sono fatta", gemeva la donna-foca.

"E tu, donna, mi lascerai se te la restituirò", urlava il marito.

"Non so cosa farò, so soltanto che devo avere ciò a cui appartengo".

"E tu mi lascerai senza moglie, e lascerai il bambino senza madre,
sei cattiva".

E il marito strappò la porta leggera e scomparve nella notte.

Il bambino amava molto sua madre. Temeva di perderla e pianse
fino a crollare nel sonno... per essere risvegliato dal vento.
Un vento strano, che pareva chiamarlo:"Ooruk.Oooruk".

Saltò fuori dal letto, tanto in fretta che si infilò la giacca a
rovescio e i mukluk solo a metà. Udendo ripetere il suo nome, si
precipitò fuori nella notte stellata.

Corse alla scogliera e in lontananza, sul mare agitato dal vento,
scorse una grande foca argentea e irsuta... dalla testa enorme, con
le vibrisse che scendevano fino al petto, gli occhi di un giallo scuro.

"Ooooooruk".

Il bambino a fatica discese giù lungo la scogliera e in fondo
incespicò su una pietra, no, un involto, rotolato giù da una
fenditura della roccia. I capelli gli sferzavano il volto come
fossero di ghiaccio.

"Oooooooruk".

Il bambino aprì l’involto e lo scosse, era la pelle di foca di
sua madre.

Oh, sentiva tutto il suo odore. E mentre stringeva fra le braccia
la pelle di foca e se la portava al volto e ne aspirava la fragranza,
l'anima della madre lo attraversò come un improvviso vento d'estate.

"Ohhh", esclamò con dolore e con gioia, e di nuovo si portò al volto
la pelle e di nuovo l'anima della madre attraversò la sua.

"Ohhh", esclamò di nuovo, perchè era stato colmato dell'infinito
amore di sua madre.

E la vecchia foca argentea,,, lentamente si immerse nelle acque profonde.

Il bambino si inerpicò su per la scogliera e corse con la pelle di
foca che gli svolazzava dietro, e si precipitò in casa. Sua madre
lo accarezzò, e accarezzò la pelle, e socchiuse gli occhi, grata
perchè entrambi erano salvi.

Infilò la sua pelle di foca. "Oh, madre, no!" urlò il bambino.

Lei sollevò il piccolo, se lo mise sotto il braccio, e corse, di
tanto in tanto inciampando, verso il mare ruggente.

"Oh,madre, non lasciarmi", implorò Ooruk.

Ed ecco, lei voleva, voleva proprio restare con il suo bambino, ma
qualcosa la chiamava, qualcosa di più antico di lei, di più
antico del tempo.

"Oh, madre, no, no, no" urlò il bambino. Si volse verso di lui
con uno sguardo di terribile amore negli occhi. Prese il viso
del bambino tra le mani, e soffiò il suo dolce respiro nei
suoi polmoni, una volta, due volte, tre volte. Allora,
tenendolo sotto il braccio come un involto prezioso, si
tuffò in mare, sempre più in fondo, e la donna-foca e il
suo bambino respiravano agevolmente sott'acqua.

E scesero nuotando sempre più in fondo, fino a raggiungere
la grotta delle foche dove creature di ogni genere banchettavano
e cantavano, danzavano e parlavano, e la grande foca argentea
che aveva chiamato Ooruk nella notte abbracciò il bambino e lo chiamò nipote.

"Come sono andate le cose lassù, figlia?" domandò la grande foca
argentea.

La donna-foca guardò in lontananza e disse:"Ho ferito un essere
umano... un uomo che ha dato tutto per avermi. Ma non posso
tornare da lui, perchè se lo facessi resterei prigioniera".

"E il bambino?" domandò la vecchia foca. "Il mio nipotino?".

Lo disse con tanto orgoglio che la voce le tremò.

"Lui deve tornare. Non può fermarsi. Non è ancora tempo che
resti con noi". E pianse. E insieme piansero.

Passarono alcuni giorni e alcune notti, per l'esattezza sette,
e in quel tempo gli occhi e i capelli della donna ritrovarono
l'antica lucentezza. Diventò di un bel colore bruno, ritrovò
la vista, il suo corpo ritrovò la sua rotondità, e potè
nuotare a suo agio. E venne il tempo di restituire il bambino
alla terra. Quella notte, la vecchia nonna foca e la bella
madre del bambino nuotarono tenendolo in mezzo a loro.
Risalirono, risalirono dalle profondità verso il mondo di
sopra. Là, al chiarore della luna, delicatamente poggiarono
Ooruk sulla riva petrosa.

La madre lo rassicurò:"Sarò sempre con te. Tocca quel che
ho toccato, i legnetti per accendere il fuoco, l'ulu, il
mio coltello, le le incisioni che ho fatto sulla pietra di
lontre e di foche, e io soffierò nei tuoi polmoni un vento
perchè tu possa cantare le tue canzoni".

Più volte la vecchia foca argentea e la sua bella figlia
baciarono il bambino. Infine, a fatica si allontanarono e
al largo, con un ultimo sguardo al bambino, scomparvero
sotto le onde. E Ooruk, siccome il suo tempo non era
ancora venuto, rimase.

Passò il tempo, e diventò un grande suonatore di tamburo,
cantore e artefice di storie, e si disse che tutto ciò
accadde perchè da piccolo era sopravvissuto ed era stato
riportato dalle profondità del mare dagli spiriti delle foche.

Ora, nelle grigie brume del mattino, talvolta lo si vede
ancora, con il suo Kayak ancorato accanto, ripiegato in
ginocchio su una certa roccia del mare, mentre pare
parlare con una certa foca che spesso si avvicina alla riva.

Molti hanno cercato di catturarla, ma nessuno c'è mai riuscito.

E' nota come Tanqigcaq, la brillante, la sacra, e si dice
che sebbene sia una foca, i suoi occhi sono capaci di
sguardi umani, saggi, selvaggi e amorosi.


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Donna affacciata ... 

immagine mistica, dolce e magica, così mi vedo.

G.


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Donne che corrono con i Lupi- La Loba 



"C’è una vecchia, che vive in un posto nascosto, e si fa chiamare La Loba, la lupa.
La Loba non fa altro che raccogliere delle ossa. Si dice che raccolga e conservi
tutto ciò che rischia di essere perso nel mondo. Un passo di Clarisa Pinkola Estès,
da "Donne che corrono con i lupi" ci introduce al viaggio. "La sua caverna è piena
di ossa di ogni tipo che appartengono alle creature del deserto: cervi, serpenti a
sonagli, corvi. Ma soprattutto di lupi. Percorre le "montanas", le montagne, e
gli "arrojos", i letti prosciugati dei torrenti e li passa a setaccio, alla ricerca
di ossa di lupo. (…) Quando finisce, si alza e canta con le mani levate sopra
la "criatura". In quel momento la gabbia toracica e le ossa delle zampe si ricoprono
di carne e la pelliccia inizia a crescere. La Loba continua a cantare e la bestia
via via si incarna sempre più; la coda si solleva, ricurva e potente.
La Loba canta ancora e la creatura inizia a respirare. La Loba canta sempre, un
canto così profondo che il suolo del deserto trema, e mentre canta la bestia apre
gli occhi, balza in piedi e si allontana velocemente nel canyon. Nella sua corsa,
per via della velocità o perché attraversa a nuoto un fiume oppure quando si posa
su di lei un raggio di luna o di sole, si trasforma improvvisamente in una donna
che corre ridendo verso l'orizzonte, libera.
E’ per questo che si racconta che se vagate nel deserto al tramonto, forse un po’
smarriti e stanchi, potreste essere fortunati perché la Loba potrebbe trovarvi
simpatico e mostrarvi qualcosa, qualcosa che appartiene all'anima".

Tratto da uno dei più bei libri mai scritti:
"Donne che corrono con i Lupi" di Clarissa Pinkola Estés



G.


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Confronti...non farli mai! 

Io Giada ed Annamaria qualche anno fa!




G.


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Undefined Flying Obgect 

Messico, la Difesa annuncia
"In cielo oggetti non identificati"




Insomma... la questione è :

o non siamo soli in questo universo, oppure c'è qualcuno di noi che è tecnologicamente molto più avanzato.


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Ancora foto di Norcia  

Il "mitico" Angelo davanti al famoso Negozio Ansuini!



Ci siamo conosciuti in un week end in barca a vela (Ponza, Ventotene...)
L'ho trovato più in forma dell'anno scorso, nonostante dichiari di essere stressatissimo, e un pò confuso.
A lui evidenzierei una cosa e cioè che "il pensiero è nemico dell'azione",
con Giada ha funzionato!
In genere quando si pensa molto su quale delle due strade prendere, ci si "pietrifica".
A volte bisognerebbe avere il coraggio di ascoltare il proprio stomaco, che ne sa decisamente molto di più del nostro cervello su cosa è meglio fare!
Io, lui, Anna e Giada, che siamo arrivate a Norcia il venerdì (gli altri ci hanno raggiunti sabato), siamo stati veramente in armonia!

G.


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Le tre dell'Apocalisse ;-) 

Io (giacca blu)e le mie amichette Giada (cappello) ed Annamaria..



Io e Giada (la ragazza con il cappello) eravamo nella stessa classe alle medie e abbiamo vissuto insieme la nostra "tormentata" adolescenza , facendo quello che chiamavamo "il circuito" ossia una strada tutta curve, sulla quale cercavamo di ottenere il miglior tempo di percorrenza ...
Il problema è che siccome ci annoiavamo dopo un pò cercavamo di rendere più difficile l'impresa , ad esempio con il guidare con il sedere fuori dal finestrino !! :)
Che bei tempi !
La sera invece andavamo in un grande parcheggio deserto vicino casa e, parcheggiata la macchina con lo stereo "a palla" (come si dice a roma) , ci sdraiavamo sul cofano a guardare le stelle e a cercare (come dice una canzone di Vasco) un senso a questa vita
ps: per fortuna non ci siamo mai riuscite :)
Con Anna invece ci conosciamo dal 1990 ed anche con lei ho conviso un mare di esperienze, campeggi strampalati ed autostop in Sardegna, giro delle discoteche Romane come il Gilda ed anche cose un po più sere di cui però non ho voglia parlare adesso...
Sono contenta di averle ritrovate!





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Le mie eroiche(?) gesta 

La foto è stata scattata a Norcia qualche week end fa...
Io mentre cerco di afferare uno scorpione per buttarlo fuori di casa. Fortunatamente è andato tutto liscio ;-)
E' vero però che non ci sono più gli uomini di una volta.
Dalla foto non si evince ma, vi assicuro che nella taverna c'erano almeno una decina di uomini giovani e prestanti (ai quali in altri tempi sarebbe spettata l'impresa) che osservavano le mie gesta(?), impauriti! (no comment)
Bah ! In fondo era solo uno scorpione su un muro!!!!!!


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world_io 

Ciao world_io, grazie dei complimenti ma potevi almeno dirmi come ti chiami!

;-)

G.


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Routers GPRS-WiFi-IP parte IV 

Capperini di bruxelles, ci sono delle applicazioni veramente galatticheeee!!!

Uso militare

Polizia

Trasporti pubblici e non

Applicazioni studiate con la Nasa


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Meditare sull'infinito 

La strada è lunga ....



ma basta meditare un pò :)



G.


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Need some color! 







i miei preferiti :



i preferiti di mia mamma:


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Cammarere 



Amore disperato, amore bello e puro
Amore di innocenti felice ed insicuro
Perché se è amore è amore quello che non chiede
Perchè se è amore Amore non pretendendo ottiene
Però se è amore è amore non cerca ma è trovato
Solo dentro al cuore di chi non l’ha cercato....

E se l’amore fosse un angelo
Vestito di piacere
Se cambiasse il sangue in vino
Che hai versato nel bicchiere
Senza avere bisogno d’amore
Senza chiedere mai
Senza avere bisogno d’amore
Senza chiedere mai...

Ed io non so se esisto ancora
Se questo cuore no, non s’innamora


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Routers GPRS-WiFi-IP parte terza 

Pare che siano dei router/gatway/switch , mi spiego megliio:
parte di switching : potenziano la banda per un determinato tipo di traffico, agendo come switch (per traffico di uno stesso tipo es. GPRS o GSM ) in pratica ottimizzano lo sfruttamento dei canali creati
la parte di routing : integrano vari tipi di protocolli es. GPRS , GSM, UMTS
la parte di gateway: non poteva mancare la parte di gatway : con l'intergrazione di software specializzato
riescono a guidare il traffico ad alto livello.
Insomma permettono un controllo dei canali dal basso livello ad alto livello.
Rimane solo un "piccolo" dubbio (sono ironica), bisognerebbe sapere se questo apparecchio è collegato via cavo o via rete GPRS.


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Routers GPRS-WiFi-IP parte seconda 

Escludendo il car a wan di cui la funzione è palese....
La mia ricerca va avanti ma con difficoltà.Sul sito Siemens purtroppo
non si riesce a trovare una cavolo di architettura di rete, degna di tal nome .
Fondamentalmente non riesco a capire dove dovrebbero essere collocati i famosi BS :
se fra antenne e rete o prima delle antenne o fra rete e server.
bah...
non demordo!
G.


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Intolleranze Alimentari 



Oggi ho fatto il test, questo il risultato:
latte & latticini
aceto
lievito
pasta
carne di maiale
carne di vitello
granchi
calamari
seppie
spigola
carota
lattuga
pomodoro
radicchio
cavolfiore
fagiolini
melanzane
zucchine
mandarino
prugna
vino

conclusione:
era meglio che non facevo il test :-(
Il sacrificio più grosso sarà il vino!

G.


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Rachel Harrison- Untitled 

Rachel Harrison



non so se quel volto che appare sotto sia una aggiunta non necessaria , o al contrario tanto fondamentale da cambiare l'intero significato dell'opera....
L'ambiguità nell'arte è la forma più straordianria di intelligenza e di porfondità.

G.


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http://www.flxer.net/ 



Fantastico software per l'elaborazione "in diretta" (scoop)
delle immagini provenienti da diverse fonti (anche direetamente da una cam digitale), solo 47 k di codice ...that's incredible! :-O
Per tutti gli amanti delle cam, consiglio di andare a dare una occhiata!

G.


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Estratti  

Estratti di e-mail... troppo saggi per non pubblicarli qui:

"voler dare dei contorni netti alle persone, non fa che farle sentire in gabbia e non aiuta a capirle meglio"

Io non penso che le persone siano sempre uguali,abbiano sempre gli stessi atteggiamenti
o si comportino sempre nella stessa maniera.
Per me le persone sono sempre in divenire e non traggo alcun vantaggio ad incasellarle
in un qualsiasi ritratto ben definito o duraturo.
Non è così che vedo la vita, e non penso (al contrario della maggior parte della gente)
che "schematizzare" le persone mi semplifichi o mi aiuti a vivere meglio.
Anzi, io cerco spesso di trovare un modo diverso di vedere le persone,anche
rispetto alle vesti, che in genere, gli vengono affibbiate da tutti (vedi valerio,Anita,etc.)
Tu mi dici sempre che sono l'avvocato delle cause perse, no?

Il sesso come elemento fondamentale e non trascurabile

Io non ho alcuna posizione "indifferente" rispetto al sesso, né l'ho mai avuta,
né voglio convincere qualcuno di averla!
Il sesso per me è una delle cose fondamentali della vita e costituisce l' 80%
di una relazione con un uomo (e di questo abbiamo ampliamente parlato anche in
passato, quando tu neanche avevi ancora conosciuto Fabietto e vivevi il sesso
in maniera molto diversa da come fai ora )
Adoro gli uomini ma penso che la mia vita (fortunamente),è piena anche se non ho
una relazione.Per anni e anni ho usato gli uomini sessualmente, in questo momento della mia vita
(e bada che domani potrei pensarla diversamente), non me ne frega niente di avere
storielle di sesso con qualcuno perchè ne ho già raccolta una vasta collezione in passato.
Quello che mi piacerebbe invece è innamorarmi, ma l'amore, al contrario di quello che possono pensare alcuni,
non è una cosa che si cerca, che si organizza, che si decide, o che si provoca...
L'amore rimane sempre qualcosa di misterioso che ti capita quando meno te lo aspetti.
La mia vita non è focalizzata nel cercare una relazione con un uomo, come può accadere per alcune donne
della nostra età (lo diceva sempre anche il buon peppino), ma basta a se stessa, non ha obiettivi se non quello di vivere!
Soprattutto cerco di godermi quel che viene di positivo, perchè, come mi ha insegnato mia madre,
oggi ci sei ma del doman non vi è certezza!

G.


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Routers GPRS-WiFi-IP 

Mi sto occupando di fare uno scouting su nuove tecnologie (o meglio una nuova integrazione delle vecchie tecnologie), in particolare su Routers GPRS-WiFi-IP, interessantissimo!
Siemens è sempre avanti :



Già immagino l'aere completamente intasato da VPN :o)
I campi di applicazione sono veramente incredibili :
Sicurezza
barche
campeggi
parchi nazionali
camper
automobili
treni
traffico
caretlloni pubblicitari
agricoltura
vetrine multimediali
monitoraggio inquinamento
ovviamente VPN aziende
etc....

sono completamente in sollucchero :-)



G.


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