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Donne che corrono con i Lupi- La Loba
"C’è una vecchia, che vive in un posto nascosto, e si fa chiamare La Loba, la lupa.
La Loba non fa altro che raccogliere delle ossa. Si dice che raccolga e conservi
tutto ciò che rischia di essere perso nel mondo. Un passo di Clarisa Pinkola Estès,
da "Donne che corrono con i lupi" ci introduce al viaggio. "La sua caverna è piena
di ossa di ogni tipo che appartengono alle creature del deserto: cervi, serpenti a
sonagli, corvi. Ma soprattutto di lupi. Percorre le "montanas", le montagne, e
gli "arrojos", i letti prosciugati dei torrenti e li passa a setaccio, alla ricerca
di ossa di lupo. (…) Quando finisce, si alza e canta con le mani levate sopra
la "criatura". In quel momento la gabbia toracica e le ossa delle zampe si ricoprono
di carne e la pelliccia inizia a crescere. La Loba continua a cantare e la bestia
via via si incarna sempre più; la coda si solleva, ricurva e potente.
La Loba canta ancora e la creatura inizia a respirare. La Loba canta sempre, un
canto così profondo che il suolo del deserto trema, e mentre canta la bestia apre
gli occhi, balza in piedi e si allontana velocemente nel canyon. Nella sua corsa,
per via della velocità o perché attraversa a nuoto un fiume oppure quando si posa
su di lei un raggio di luna o di sole, si trasforma improvvisamente in una donna
che corre ridendo verso l'orizzonte, libera.
E’ per questo che si racconta che se vagate nel deserto al tramonto, forse un po’
smarriti e stanchi, potreste essere fortunati perché la Loba potrebbe trovarvi
simpatico e mostrarvi qualcosa, qualcosa che appartiene all'anima".
Tratto da uno dei più bei libri mai scritti:
"Donne che corrono con i Lupi" di Clarissa Pinkola Estés
G.
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