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KATRINA
TRATTO da REPUBBLICA DEL 5 SETTEMBRE




"Dentro il Superdome non c'era cibo e quel poco che si trovava veniva pagato a peso d'oro. Stessa cosa per l'acqua, per le sigarette, per una coperta, un cuscino, una pila. "Bisognava organizzarsi", racconta Dave, 20 anni, studente di Medicina all'università della città. "Per difendere la roba da mangiare, per dormire, per lavarsi. Facevamo dei turni anche per dormire. Qualcuno si era portato la pistola dietro e la teneva bene in vista".
Ma l'incubo era il bagno. Ce n'erano trenta, sparpagliati al piano terra del grande stadio dell'Nba, il campionato nazionale di basket americano. Era il posto preferito per gli assalti e gli stupri. Sembravano favole, storie nate da qualche mente troppo fantasiosa. Ma nei rapporti della polizia della città, si racconta di peggio. La testimonianza di Africa Brumfield, 37 anni, donna ovviamente di colore, come del resto la stragrande maggioranza di quelli rimasti ad affrontare "Katrina", ha squarciato il velo della vergogna. "Andare al bagno da sola", ha raccontato alla polizia e poi confermato ai colleghi della Bbc, "era impossibile. Chi lo faceva rischiava di essere violentato o sgozzato".
Una vittima è uscita sconvolta dai bagni. E la gente, stanca dei continui soprusi, ha preso coraggio, si è ribellata e si è fatta giustizia da sola. Lo stupratore è stato individuato, preso e linciato. C'è voluto l'intervento dell'esercito, i primi 3000 soldati accorsi dopo l'ennesimo appello disperato del sindaco Nagin, per riportare un barlume di umanità in quella era diventata una giungla.
Lo scalo internazionale ha riaperto solo agli aerei d'emergenza. In 24 ore, oltre 40 voli hanno trasferito 25 mila sfollati in Texas e Arizona. Altri 15 mila partiranno nelle prossime ore. Ammassati per l'ennesima volta dentro un enorme hangar, migliaia di persone hanno vissuto la loro ultima notte da incubo. Li abbiamo raggiunti e da loro abbiamo ottenuto nuove conferme delle violenze. Gli stupri sono stati molti. Nei confronti delle donne. Molti parlano di anche di uomini e bambini. E non solo nei bagni. Spesso davanti a tutti. Bloccare per tre giorni ventitremila persone in uno stadio è come fumare in un deposito d'esplosivo.
"Non c'erano regole", ci dice Nick, 45 anni, pescatore che ha difeso più volte sua figlia di 14. "Era come in carcere. Peggio del carcere. Comandavano i più forti. Si vendeva di tutto: droga, armi, cibo, gioielli, orologi. Persino le medicine". I più organizzati uscivano di notte e approfittando del buio pesto che avvolgeva la città, andavano a procurarsi la merce. Poi tornavano nel Superdome e iniziavano l'asta di vendita. Le risse erano continue. "Eravamo chiusi, bloccati in quell'inferno", ricorda ancora Nick. "Anche volendo, non si poteva più andare via. Il rifugio che ci aveva risparmiato dall'uragano si era trasformato in una trappola mortale".
La reazione, anche questa carica di rabbia e di violenza, è arrivata tra sabato notte e ieri mattina. I 50 mila soldati, poliziotti e volontari hanno decretato una sorta di legge marziale. Una vera licenza per uccidere. Si sono accaniti soprattutto i riservisti. Oltre a barche, gommoni, persino moto d'acqua, hanno caricato di armi i loro pick up e sono sbarcati a New Orleans con una gran voglia di menare le mani. Qualcuno è stato rispedito indietro. Aveva svuotato l'armeria vicino casa e si era portato appresso persino un bazooka. Ieri mattina l'ultima sparatoria su un ponte: un pattuglione ha ucciso 6 o 7 criminali che li avevano sfidati con i loro fucili.
Abbiamo visto e incontrato i riservisti. Qualificarsi come giornalisti è come un insulto. Solo l'accortezza di alcuni poliziotti con cui abbiamo diviso gli ultimi giorni, ci ha evitato un arresto del tutto arbitrario o qualche proiettile. In America tutti girano armati per difesa. Ma quello che è accaduto fino a ieri sera si chiama omicidio. Volontario. Un ragazzo di 16 anni è stato investito da un'auto della polizia e poi finito con un colpo di pistola in testa. I comandi ammettono gli episodi. "Stiamo facendo del nostro meglio", dicono, "con le riserve che abbiamo, ma la maggior parte si trova in Iraq". "
http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/esteri/katri/suicidi/suicidi.html
E KATRINA?!?!?!?!
Ho letto parecchio e sono veramente sconvolta!
volevo solo dire che questa è la vera prova che
la civiltà in America "NON ESISTE" !!!
Se un evento del genere porta a galla stupratori, delinquenti e assassini, vuol dire che l'Amercia non è un paese civile!
In America è successo quello che non è successo con lo tsunami in un paese considerato del terzo mondo , dove tutti si sono aiutati e non ci sono stati episodi di violenza e di sciacallaggio!
Ma ci rendiamo conto?!?!!?
E l'America dichiara guerra a paesi come l'IRAQ per portare la civiltà??????!!!!!!!
Sono indignata!
Sono sconvolta!
G.
Comments:
Succede spesso che fra poveri ci si aiuti più facilmente, perchè poveri conoscono la fame e la sofferenze e riescono a capire quella altrui. In una civiltà basata unicamente sul profitto certe bestialità sono inevitabili. Ad aggravare la situazione ci si mettono poi delle leggi federali che consentono la libera circolazione delle armi. No, non è un paese civile, non lo è mai stato
L'america è un paese strano... mi piace definirla "democrazia totalitaria" (permettetemi questo ossìmoro).
Hanno un livello di "democrazia" talmente elevato che permette a tutti di possedere un'arma;
sono talmente "patriottici" da appendere la loro bandiera praticamente ovunque;
pretendono di avere sempre ragione;
hanno un sistema di controllo polizziesco inimmaginabile: un americano su 10 è schedato e con precedenti penali.
Quando un regime totalitario cade, l'abbiamo visto in Iraq, il peggio degli uomini viene fuori e a New Orleans, per qualche giorno, il controllo del regime democratico è caduto, facendo cadere con sè le ultime tracce di umana solidarietà.
Hanno un livello di "democrazia" talmente elevato che permette a tutti di possedere un'arma;
sono talmente "patriottici" da appendere la loro bandiera praticamente ovunque;
pretendono di avere sempre ragione;
hanno un sistema di controllo polizziesco inimmaginabile: un americano su 10 è schedato e con precedenti penali.
Quando un regime totalitario cade, l'abbiamo visto in Iraq, il peggio degli uomini viene fuori e a New Orleans, per qualche giorno, il controllo del regime democratico è caduto, facendo cadere con sè le ultime tracce di umana solidarietà.
Credo che quello che è accaduto in Usa sia la dimostrazione che, per quanto forti, noi esseri umani non possiamo nulla per modificare la realtà. New Orleans è vero, è stato teatro di violenze, ma non esaltiamo nemmeno la situazione nei paesi colpiti dallo Tsunami:
l'economia di quei paesi si basa da anni sul traffico di droga e sullo sfruttamento della prostituzione di adolescenti se non addirittura di bambini. Insomma non si sa a chi dà i resti.... e per concludere con una frase di una canzone di alessandro Bono:" Gesù Cristo ritorna che qui giù abbiamo bisogno di te, per favore ritorna, hanno distrutto tutto quello che c'è...."!!!!!
E' detta da un ateaccio come me sta cosa.....bah!!!!!
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l'economia di quei paesi si basa da anni sul traffico di droga e sullo sfruttamento della prostituzione di adolescenti se non addirittura di bambini. Insomma non si sa a chi dà i resti.... e per concludere con una frase di una canzone di alessandro Bono:" Gesù Cristo ritorna che qui giù abbiamo bisogno di te, per favore ritorna, hanno distrutto tutto quello che c'è...."!!!!!
E' detta da un ateaccio come me sta cosa.....bah!!!!!