--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il potere dei bloggers
Cari Bloggers, potremo finalmente dire la nostra e prendere a calci nel sedere chiunque dica sciocchezze sulle testate nazioni ed internazionali?
Credo proprio di si, sta arrivando il nostro momento,in America più di un giornalista è stato costretto a dimettersi per non aver correttamente riferito alcune notizie, a voce di popolooooooooooooo! =)
G.
estratti da un articolo di KATHARINE Q. SEELYE sul New York Times
(traduzione la repubblica)
articolo intero:
http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/scienza_e_tecnologia/nytimes/nytimes/nytimes.html
"Ma se è vero che i blogger vedono confermato il loro potere, tra le loro fila c'è chi si interroga apertamente su dove vogliano arrivare. Uno è Jeff Jarvis, responsabile della divisione internet di Advance Publications, autore di un blog su buzzmachine.com. Jarvis afferma che i blogger dovrebbero tenere a mente quello che è il loro vero obiettivo. "Vorrei che il nostro scopo non fosse far cadere teste ma far emergere la verità sepolta ", ammonisce.
Allo stesso tempo nell'ambiente del giornalismo tradizionale cresce l'allarme a fronte di carriere distrutte da quello che alcuni giudicano il crescente potere di una comunicazione dilagante priva di controllo editoriale. Steve Lovelady, ex redattore del Philadelphia Inquirer e del Wall Street Journal e oggi caporedattore di CJR Daily, il sito web della Columbia Journalism Review, è stato tra i più espliciti. "E' il trionfo dei deficienti con la schiuma alla bocca che costituiscono la massa pronta al linciaggio", ha lamentato on line dopo le dimissioni Jordan. Ha detto che Jordan aveva profondamente a cuore i reporter inviati sul campo di battaglia ed era "ossessionato dal fatto che non tutti erano ritornati".
Alcuni commenti on line sono un semplice tentativo di capire come stanno le cose. "Stiamo entrando in un'era in cui le nostre vite possono essere distrutte da un branco di lupi che digitano furiosamente sulle loro tastiere senza la minima supervisione, il minimo controllo e la minima responsabilità?" si chiede un blogger di nome Mark Coffey, 36 anni, che dice di lavorare come analista ad Austin, in Texas. "O significa che siamo entrati in un nuovo mondo coraggioso in cui i media tradizionali (Msm nel linguaggio dei blogger) sono ormai inadeguati". La conclusione cui giunge è che i media sono "Quanto mai prima chiamati a rispondere del loro operato dalla potente forza costituita da singoli cittadini che non si accontentano di indagini approssimative e commenti incendiari privi di fondamento, in particolare provenienti dai media di ampia diffusione nazionale".
"
Comments:
Posta un commento