Giorgia's Notebook

Oggi mi anche venuto in mente Sartre... chissà come mai...
Di lui mi viene in mente la descrizione di un viale in autunno...
il colore delle foglie cadute....
la tristezza ,e l'estraneità che quella descrizione
evocava...un uomo che cammina senza se stesso...
Non ricordo se fosse ne "La Nausea" oppure in "L'età della Ragione"...
Sartre ti blocca in un limbo, che non è gioia e non è dolore ...
assomiglia più ad una "paura cristallizzata" ... ecco cos'è!
una cosa ferma e fredda come il ghiaccio...
destinato all'eternità eppure, soggetto alle stagioni , agli sbalzi...

Ricordo bene il periodo della mia vita in cui ho conosciuto Sartre...
ero un impalpabile matassa di sofferenza.
Mi era stato consigliato dal mio amico del cuore (e mio prof di religione)
Massimo M.
Ricordo le lunghe chiaccherate passeggiando per Roma , di notte...
Parlando di tutto... anche di Sartre, riuscivamo sempre ad arrivare in quel luogo
sicuro, dove ci tenevamo stretti, ci consolavamo, ci carezzavamo...
Uscivo da me stessa, dalla mmia sofferenza e riuscivo a guardarmi e
a guardare la vita con occhi diversi...
il mio stomaco non gorgogliava e intorno a noi c'era un cerchio di luce...
anche la città sembrava diversa...
Avevo l'impressione di trovarmi a mille miglia da casa...
regnava l'armonia, l'amore per l'arte, la filosofia, le essenze, la poesia...

mai più riuscita ad avere un confronto di così profondo...

Massimo... il primo uomo di cui mi sono innamorata ...
fratello, confidente, guida, maestro, complice.

Se non ci fosse stato lui ad ancorare la mia anima con i libri, chissà dove sarebbe ora!

GRAZIE!

Grazie Massimo per avermi regalato Sartre, Dostoevskij, Montale, Michelangelo, S.Agostino, Kierkegaard, Platone, Leopardi, Raffaello, Goya, e tutti gli altri
compagni di vita...
Se non mi avessi offerto la loro compagnia, sarei morta di solitudine!


G.