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Zietta soporifera!!

NO COMMENT! =)
G.
# posted by Giorgia : 11/29/2005 03:36:00 PM
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Siamo tutti muccati!!! Ma di mucca pazza però!
Tratto da Report della scorsa domenica:
DA “PORTA A PORTA” DEL 15/01/2001 GIORNALISTA
Cavalier Cremonini vi aspettavate questo caso sospetto di mucca pazza?
LUIGI CREMONINI
Noi in effetti non ce lo aspettavamo su un bovino italiano, però era in qualche modo da prevedere perché è una scienza che ancora è tutto da accertare.
VOCE DELL’AUTRICE FUORI CAMPO Infatti la scienza ha accertato: la BSE c’era anche da noi. Dopo pochi giorni dall’avvio dei test ecco la prima mucca pazza italiana, macellata proprio all’Inalca di Ospedaletto. Questo sì che era prevedibile, visto che all’Inalca si macellano soprattutto animali non più giovani. Ma facciamo un passo indietro, a quel novembre in cui il cavaliere Cremonini rassicurava i consumatori. Lo faceva in televisione:
DA “PORTA A PORTA” DEL 13/11/2000 BRUNO VESPA
I bovini italiani sono sani è stato detto. Quanta carne straniera lei importa?
LUIGI CREMONINI
La mia attività principale è la macellazione di bovini italiani. Io macello 2.200 bovini al giorno, tutti italiani, esclusivamente italiani.
VOCE DELL’AUTRICE FUORI CAMPO
E lo faceva comprando spazi pubblicitari come questo, su La Stampa di Torino. Era il 23 novembre del 2000, in prima pagina c’era la notizia della BSE che sconvolgeva i francesi. Ma la pubblicità del gruppo Cremonini rassicurava e garantiva che la carne distribuita con i tre marchi Inalca, Montana e Marr era di bovini allevati in Italia.
RAFFAELE GUARINIELLO – Procuratore aggiunto Torino
La rassicurazione sulla carta d’identità del bovino è una rassicurazione importante e quindi se non è più che fondata evidentemente diventa una frode in commercio.
VOCE DELL’AUTRICE FUORI CAMPO
Questa è la sentenza che condanna Luigi Cremonini e un dirigente dell’Inalca per il reato di frode nell’esercizio del commercio alla pena di otto mesi di reclusione, sospesa con la condizionale. Nel corso delle indagini furono raccolte prove secondo le quali il gruppo macellava anche animali francesi, tedeschi e olandesi. E che il 40 per cento della carne commercializzato con il marchio Marr veniva acquistato all’estero già macellato. Tutto questo mentre la pubblicità del gruppo assicurava di vendere soltanto carne italiana. “Potete starne certi”, c’era scritto, facendo riferimento a quel sistema di rintracciabilità che il gruppo Cremonini vantava di possedere ma che, secondo la sentenza, non poteva garantire soprattutto per le carni che arrivavano in Italia già macellate. Questo, al processo di primo grado. Siccome però i gradi di giudizio in Italia sono tre, per ora l’imputato Cremonini non può essere considerato colpevole. Comunque in questa vicenda della mucca pazza il cavaliere Cremonini non è stato l’unico a minimizzare il problema…al suo fianco c’era qualcuno, scientificamente molto più autorevole di lui.
DA “PORTA A PORTA” DEL 13/11/2000 BRUNO VESPA
Lei è il nostro grande tutore per quanto mi pare di capire. Abbiamo cercato insomma di capire a chi dobbiamo rivolgerci al di là delle responsabilità politiche. Lei è in grado di garantirci, stiamo tranquilli?
ROMANO MARABELLI – Dir. Dip. Alimenti Ministero della Sanità Parlare di garanzia totale nell’ambito medico è una dichiarazione che mi sembra eccessiva. Parlare di garanzie correlate ad un controllo permanente della sicurezza del consumatore, in particolare attraverso un controllo dagli allevamenti alla macellazione alla distribuzione, questo sicuramente sì.
VOCE DELL’AUTRICE FUORI CAMPO Eppure il dottor Marabelli in quell’autunno del 2000 sapeva bene che l’Italia, già da qualche mese, era un paese a rischio, più ancora della Gran Bretagna. E sapeva di avere autorizzato l’importazione di farine di carne dall’Irlanda, uno dei paesi con il più alto numero di casi di mucca pazza d’Europa, esponendo così i bovini italiani (e noi) al contagio. Il dottore e il cavaliere sono tra i pochi a non averci rimesso dalla vicenda della BSE. Il primo è rimasto al posto di altissimo funzionario di quel ministero che dovrebbe tutelare la nostra salute, l’altro da una vicenda così penalizzante per tutto il settore ne è uscito economicamente rinvigorito. Perché in quel periodo le vacche anziane nessuno le avrebbe volute anche se grazie ai test per la BSE erano assolutamente sane. Cremonini era tra i pochi che le ritirava volentieri, trasformandole in carne macinata e hamburger. Però mentre lui pagava i bovini anziani circa il trenta per cento in meno, noi continuavamo a pagare i prodotti a base di carne macinata tanto quanto prima.
che dire........ non ho parole!!!
G.
# posted by Giorgia : 11/16/2005 11:56:00 AM
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