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Foto di Lorenzo Ciofi Nicaragua 2004 

mi hanno subito emozionato, un fotografo con l'anima =)
e voi che ne dite?









G.


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PREVISONI:La banda larga ha perso il filo 

faccio una previsione?
Nel 2007 saranno pronti nuovi scenari tecnologici (es Wimax-sip) che toglieranno di mezzo definitivamente il problema dell'ultimo miglio (reti fisse) e della number portability , l'utente sarà rintracciato ovunque e su qualsiasi dispositivo e senza numero telefonico, ma solo tramite una ID ....
Secondo me in Telecom-tim si stanno accorgendo solo ora di aver fatto un grandissimo errore..
stanno arrancando cercando di guadagnare gli ultimi spiccioli (vedi sperimentazione del numero unico) ..
spremono le meningi per cercare dei servizi che leghino all'operatore..ma il serbatoio di possibilità è quasi vuoto.. e questo perchè in mano non hanno nulla di diverso da offrire a parte la rete (che fra poco non sarà più necessaria)... anche l'umts per coma la vedo io non sarà più necessario e dopo il 2008 (anno della fine dell'accordo con il governo) anche i cellulari andranno sulla stessa rete dei telefoni da casa ...
con i nuovi scenari una posizione monopolistica non sarà più possibile ...

Operatori come Tre e Wind secondo me hanno finalmente capito che la rete non gli serve più a nulla ed è per questo secondo me che la stanno dando via.
In Italia c'è una corsa a liberare i canali televisivi e a spostare ed investire sulla TDT , sarà per liberare banda per il WiMax? In america le vecchie frequenze saranno covertite...
Domanda : perchè Tim ha investito su Edge? perchè ha aspettato così tanto per l'umts e solo quando è stata costretta ha messo su una rete così misera?

Non esisteranno più operatori telefonici come Tim e telecom ma sopravviverà solo chi è in grado (a prescindere dalla rete) di forni i servizi a valore aggiunto migliori.

"POLITICA PROTEZIONISTICA PERMETTENDO"

di seguito un estratto molto interessante su WiMax ... consiglio di leggerlo



Perché l’Italia
rischia di abortire il WiMax
L’Italia si troverà esclusa dalla rivoluzione WiMax, se
le leggi non dovessero cambiare. Al momento, infatti,
WiMax da noi sarebbe illegale: secondo il decreto
Wi-Fi del 2003, infatti, questi servizi sono permessi
soltanto in zone circoscritte. Il che corrisponde alle
specifiche del Wi-Fi, ma non a quelle del WiMax, che
nasce appunto per rompere le barriere geografiche
e per funzionare su vasto raggio. C’è per ora qualche
vaga speranza che il Governo adatti le leggi per
fare posto al progresso del wireless. Sul finire del
2004, il ministro delle Telecomunicazioni Gasparri ha
promesso di rivedere il decreto Wi-Fi per correggerne
alcuni limiti e clausole obsolete. Si teme però che
l’Italia adeguerà le leggi solo in ritardo rispetto al
resto d’Europa, come accaduto con il Wi-Fi.
Con il WiMax, però, si corrono rischi maggiori a fare i
ritardatari. È una tecnologia che potrebbe stravolgere
il mercato dell’accesso a Internet in banda larga, sia
mobile sia fissa. Gli utenti e l’industria in questo caso
pagherebbero caro un ritardo competitivo dell’Italia,
maturato a causa di leggi obsolete. Ciononostante,
alcuni operatori italiani sembrano molto interessati
al WiMax e sono alla finestra, nell’attesa di leggi
migliori: «Lo sentiamo alle porte e siamo pronti
a scommetterci», ha detto Riccardo Iacobone,
amministratore delegato di Micso [www.micso.net].
«Sarà la soluzione a moltissimi problemi e saremo
certo tra i primi a implementarlo, come tecnologia
sugli hot spot, quando ci saranno gli estremi per
farlo». Il che non richiederà grossi investimenti:
«Micso ha investito molto sulla parte back end
degli hot spot. Riteniamo che non ci siano problemi
a implementare WiMax conservando la stessa
piattaforma lato server». Al momento, però, in Italia
la situazione è confusa e infatti nessun operatore
si è ancora sbilanciato a favore del WiMax. Non a
caso, non c’è Telecom Italia tra i provider europei che
hanno cominciato a stringere accordi con produttori
e vendor, per il WiMax; ma ci sono British Telecom,
France Telecom, Deutsche Telekom e Iberbanda.
Non solo: «Oltre all’incognita delle leggi, in Italia
c’è un altro problema che potrebbe frenare il
WiMax. Anche questo è “istituzionale”», dice
Andrea Rangone, del Mip. «Il Ministero della Difesa
è riluttante a liberare lo spettro da 3,5 GHz, che
sono frequenze considerate ottimali per il WiMax.
Ma forse, con un po’ di fatica, lo si riuscirà a
convincere… Le aziende sono ottimiste, al riguardo.
Un po’ meno per quanto riguarda la disponibilità di
Gasparri ad aprire le porte delle leggi al WiMax».
All’opposto, negli Usa, si fanno ponti d’oro al WiMax:
l’Fcc (Federal communication commission) ha liberato
a questo scopo le frequenze degli 1,7 GHz, prima
destinate a servizi governativi. Si noti che le basse
frequenze sono preziose, poiché assicurano maggiore
portata del servizio. Non solo: l’Fcc preme anche per
destinare al WiMax le bande Vhf e Uhf, usate dalla
televisione analogica, che sta cadendo in disuso
(sostituita dal digitale terrestre). Tra due o tre anni si
trasmetteranno dati sui vecchi canali televisivi, negli
Usa. Il WiMax su Uhf/Vhf avrebbe vantaggi notevoli,
in termini di copertura (fino a centinaia di chilometri,
con un segnale che riesce molto bene a passare
attraverso gli edifici) e di prezzo (i trasmettitori
e ricevitori Uhf/Vhf sono molto economici).


l'articolo intero qui

G.


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Senza parole 



G.


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